appunti sugli uomini

 bambino-con-denaro

poi ci sono quelli che a te che sei fatta di puro spirito

vogliono togliere tutto

a te che non conti neanche una briciola di ciò che condividi con gli altri

e lo fai con estremo amore e dedizione senza sbandierarlo e senza farlo notare

arrivano e ti contano persino i cm3 di ossigeno che togli all’aria destinata a loro

arrivano e ti chiedono di pagare il conto di tutto quello che t’hanno dato

arrivano e ti succhiano la vita e poi professano in lungo e in largo,

ovunque e in ogni occasione, tanto che poi ci credi, che amano il prossimo,

il mondo e che quello a cui massimamente tendono è far qualcosa per migliorare il mondo

come possono anche solo pensarlo se di te rubano tutto?

XII puntata di Dalla cucina al salotto con Belinda

wpid-20140528_215015.jpg        chi ha voglia di ascoltarmi e di leggere un bel libro di racconti e di incontrare non solo la mia voce ma anche un uomo che ha tanto da dire,      collegatevi a http://www.comoradio.it alle 21.30 di stasera giovedi 22/01/2015 ( oppure scaricate l’app comoradio) e ponetevi all’ascolto.

Vi prometto ottima musica ( pink floid, dire straits etc etc) ma anche tanta umanità e sapere.

Un io magnifico con Massimiliano Ferraris di Celle che presenta il suo Niente è per caso e me naturalmente nel mio Salotto.

vi aspetto

Belinda

vi racconto una storia così così

questo deve restare, perchè non si dimentichith
perchè si avveri
perchè sia vero
non è poesia è soltanto una stupida e-mail.
credo si possa fare qualcosa

te lo dico io che ho visto fuggirmi la terra sotto i piedi
tante volte

tu non mi intristisci più

tutto la mia tristezza era causata dalla frustazione che il mio sentimento mi creava

risolto questo

io con te mi diverto

ti prendo in giro

mi fai davvero sorridere
tu sei una persona molto solare

basta leggerti e non volere da te cose che non hai

con te ci si diverte

si discute
si litiga

vorrei e ti auguro che attraversi il tuo cammino qualcuno che possa leggerti come ti leggo io

Le Lys

fata-nevededica

Bella talmente
dal farmi scardinarer porte
per cercarti.
E da intonare canti ripetuti alle rose
per avvicinarmi al colore della tua veste.
E volano fogli di carta
pieni pieni
e deperiscono penne.
Nove note di Rovere
ed il tuo profumo è un altare.
Quando sorridi
fiorisce anche il muschio.
Sei una farfalla ad ali tonde
come un futuro abbraccio.

mi allargo e mi stringo, post senza molto senso.

BOTERO

da una semplice chiacchierata con un amico, mi è affiorato questo post…

credo sia una capacità comune di alcune donne e alcuni uomini, poter gestire il proprio peso cercando di tenerlo in equilibrio fra quei 5/6 chili di scarto in più o in meno…

quello che succede invece al mio corpo e alla mia anima  è un molto diverso

il mio corpo si riempie, poi mi svuota, non mi peso

non faccio caso ai chili, non compro taglie in più (guai!)…non ho vie di mezzo

lo vedo, lo sento

idem accade alla mia anima,

non ha vie di mezzo

o si riempie e straripa o

si svuota e stira le piegoline che vengon fuori..in attesa di nuova linfa.

01 – Perchè gli uomini scrivono poesie (video)

Sono poco presente, sì, è vero… sono impegnata su mille fronti ma l’importante è che poi voi godiate dei miei risultati.

Un regalo inaspettato qualche giorno fa ha preso forma, un progetto, un desiderio inespresso… la mia prima puntata è diventata “magicamente” un video.

Sì, si può migliorare ma poteva essere anche molto peggio. Amo tutto quello che faccio.

A volte viene bene, altre meno poi l’importante è avere con te l’equipaggio giusto.

Ne faccio dono a voi.

A presto, Belinda!


Un compagno di banco

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Quello che ti assorbe. Quello che tu assorbi. Quello che ti legge la malinconia negli occhi. E che prende a calci nel sedere, mentali, quando serva. Quello che ti chiede calci nel culo, mentali, e cerca di farteli vedere dagli occhi. Quello che ti dice che ha freddo, che ha sete e che stasera non ha voglia di fare l’amore con te. Quello che ti spiega il perché.
Quello “che tu lo fai ridere” per questo.
Quello che ti dona fiori a caso, perché sa di aver beccato una Donna speciale.
Quello che mangia cioccolato e salta per la stanza, quando sente i Nirvana nella versione scatenata. Quello che mette le parole sulla musica sublime dei Pelican.
Quella con la bacchetta, Quella che è bella da morire e ti dice che a morire ci pensa.
Il pirla che a morire ci ha pensato ma che “no, non ne vale la pena” “poi mi tocca rompere le balle agli angeli e scansare Corazzini” Quello che ti farebbe un sacco di dispetti e che del dormire abbracciati ne ha fatta una ragione di vita. Quello che ha chiuso il 2014 ridendo…. per colpa tua. Quello che ha chiuso il 2014 senza aver mai fatto l’amore. Quello che non chiedergli dello “scopare”, perché per lui non esiste.

Guardate un po’ com’è curioso…

nuovo logo

Nuovo logo

Stamattina sono stata svegliata dal gentil bip di una mail in arrivo di un caro amico che mi ha avvisato di quanto stava succedendo nel web…lui ha trovato, non so come, quanto vi riporto sopra a destra.

Non vi sembra che somigli molto alle mie trasmissioni?

Dalla cucina al salotto con Belinda e anche In cucina con Belinda , quest’ultimo esistente dal marzo 2012 ( format della cucina, il passaggio dalla cucina al salotto, dell’ospite e, ovviamente, il titolo).

Comunque sia vuole dire che faccio bene e che posso essere da esempio…

Brava Belinda!!!

Cherry Cadence

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Respirare una diversa atmosfera.
E la cosa mi fa sorridere.
Come ad imparare un linguaggio nuovo
di lancette incrociate
parole sussurrate di corsa
attenzioni.

Tu mi insegni una danza primitiva
che sa di terra e grano.
Un cantastorie che ride a perdifiato
perso nella gioia dei tuoi occhi
tra le libellule nella testa
e margherite che si scordano di sfiorire.

a me dedicata.
margherite che devono fiorire
grazie.

Rame e Oro

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Celato dietro le mie cornee
ti guardo muoverti per le stanze
quasi a scuotere la polvere dagli specchi.
Che riflettono il verde carico del muschio
ed il colore buono del mare.
Crisalide di Rame ed Oro
che squarcia il silenzio dei pensieri
spalancando ali e finestre al mattino
con un colpo di sipario alla notte.

In queste mie albe pigre
sei certo tu
la creatura che fa più rumore.

a me dedicata
non posso dire che
Grazie

La realtà non esiste

Da un’idea di Do e scritto a 4 mani

Quello che vedi, senti e tocchi lo vedi, senti e tocchi solo tu.

Piantala di voler aver ragione.

Do: La realtà oggettiva non esiste.

A meno di non volerci intendere su cosa significa “oggettivo”.

Vedete, ogni cosa su cui ci approcciamo è filtrata dai nostri “dispositivo percettivi”, i nostri organi di senso, il nostro sistema nervale e dalla nostra esperienza.

Tali organi sono personali e unici. Anche una cosa come un colore, ognuno lo assimila in maniera differente.

Penserete che sia impazzito, lo so, ma datemi fiducia ancora per un po’… e se non la volete dare a me datela a Belinda, quando le ho parlato di queste cose.. beh… le è saltata la mosca al naso, ma cominciamo dall’inizio.

Era un notte buia e tempestosa, in qualche parte del mondo, da noi in Italia era una fredda mattina di dicembre, con tanto di sole e cielo terso, e lei si era addobbata l’albero mettendoci delle rose di uno strano colore.

Belinda: non sono di uno strano colore…mai pensato di essere strana…prima di incontrare te :-)…sono rose rosso venoso!

Do: … dicevo rose di uno strano colore e spinti da unprofondo desiderio, di non sappiamo bene cosa, ci siamo messi a parlare appunto del colore della rosa, che a me pareva cotta (tipo mela cotta… insomma marroncina) e a lei rosso sangue pulsante e pieno di vita che ti riempie il cuore…

E quindi le dissi, appunto , vedi “la realtà non esiste…” ok, non mi ripeto

Belinda: io qui sono subito saltata su tutte le furie: “eh No! È il linguaggio che fa in modo che la realtà che percepiamo sia raccontata in maniera diversa, ma la percezione in ognuno di noi non cambia! Un orecchio è un orecchio e la sua funzionalità è la stessa in me in te e nel resto del mondo!”

Do: notate per caso un approccio che ricordi quello linguistico?
Comunque “No, la realtà noi non la conosciamo perché la sperimentiamo con i nostri sensi, ma sono diversi uno dall’altro”.

Belinda: cioè che la mia Tromba di Eustachio è diversa e sente in maniera differente dalla tua?? che la mia pupilla mi riporta un oggetto diverso da quello che la tua riporta a te?

Do: (io delle trombe varie non ne so nulla, ma non ho voluto infierire…) E va bene, San Tommasina da Recanati!! Fai un sondaggio tra gli amici tua e vediamo quanti vedono quella rosa rossa (scusate alcune allocuzioni colloquiale e marchigiane).

Belinda: ma figurati!!

… segue inutile scambio di “complimenti” e rimbalzi per giungere alla conclusione che l’esperimento fu fatto,

Belinda: Abbiamo chiesto a 50 amici miei di definire il colore che vedevano in questa foto escluso ovviamente l’argento da me apportato artificiosamente.:

Una rosa cotta vinaccia

Una rosa cotta vinaccia

E ecco di seguito i risultati ottenuti:

  1. Rosso ( fra cui abbiamo deciso di includere: vinaccio, sangue di piccione, bordeaux, rosso venoso): 28 voti.
  2. Marrone (fra cui abbiamo deciso di includere: ruggine): 16 voti.
  3. Altro (fra cui giallo, verde, porpora): 9 voti.

Belinda: ho vinto!!!!
Ehm sì ma il risultato mi ha quantomeno sbalordita. Io davo per scontato una vittoria schiacciante del rosso “venoso” sul marrone (tipo “solo Do poteva vederla rossa perché si droga”), io lo vedo rosso e non può essere diversamente!!
Non lo riconoscevo come un colore confuso o indefinito, ma ci sono stati “troppi” marrone per decretare una vittoria netta del mio rosso, e a voler essere precisi, anche sui rossi c’è stata ampia varietà.

Il tema percezione/riproduzione linguistica di essa, ricordo fu argomento di una lezione di glottologia all’università, lezione in cui appresi che il linguaggio non influenza la percezione ma il resoconto che ne facciamo di essa nei casi però in cui ci siano dubbi sulla realtà, nei casi in cui la realtà non appaia così netta e certa.

Sembra che abbia sprecato il mio tempo in quel corso…

Do: un po’… come sempre gli esperti di una materia tendono a spiegare il mondo fenomenico attraverso il proprio campo di studi. (guarda qui come copio alla grande i libri seri!!!)

Belinda: che caz.. .ehm che cosa vorresti dire?

Do: che il tuo professore ha ragione, da un suo punto di vista, perché anche la riproduzione dell’esperienza sensoriale la trasforma staccondosi ulteriormente dalla realtà oggettiva (di cui non non sappiamo un beneamata). Hai presente i poeti? quelli che si illuminano di immenso vedono biancheggiare il mare? ecco

Belinda: ma allora come facciamo a comunicare?

Do: Beh la risposta è insita nella domanda, nel senso che noi comunichiamo tramite un linguaggio e ogni linguaggio (limitiamoci per ora a quelli umani!) è un codice convenzionale.

La maggior parte delle nostre differenze percettive vengono assorbite dalla convenzione del linguaggio, come a dire, che quando dico che una cosa è “buona” tutti mi seguite, ma nessuno di voi sa veramente cosa intendo, quando dico che ho freddo sapete che sto avendo una sensazione spiacevole dovuta ad una temperatura bassa, ma in realtà non sapete nulla su quale sia la temperatura né come si manifesta in me questo stato, ognuno di voi si immagina in che modo si sente quando ha freddo, ovviamente tutti voi conoscono persone che hanno freddo con 25 gradi e persone che ne hanno caldo con 10…

Belinda: Fino a qui posso anche condividere… e già mi preoccupa..

Do: Torniamo al nostro discorso sull’approssimazione, potreste anche dire: “vabbeh ma insomma va anche bene così, mica dobbiamo essere perfetti, cosa me ne può fregare di sapere esattamente come uno sente il freddo.

È una posizione legittima, in fondo mica dobbiamo proprio diventare l’altro, basta capirsi!

Ehm… ma lo sapete che anche mentre fate sesso funziona così? Mentre date un bacio, mentre scegliete inconsapevolmente su cosa dare l’accento nel parlare di una bella esperienza con il vostro partner?

Quando date una carezza, quando dite con la più completa passione “ho bisogno di te” e all’altro può arrivare “quindi stai con me solo perché ti sono utile?”

Dai ditemi che non vi è mai capitato? Ditemi che quando superate il confine della superficialità non iniziano i fraintendimenti, le difficoltà.

Ditemi che non vi è mai capitato, e poi chiedetevi però se avete mai vissuto…

Belinda: non posso certo dire di non aver mai vissuto queste percezioni divergenti…la realtà di ognuno di noi quando è filtrata dal nostro vissuto, dalla nostra anima, dai nostri sentimenti e sensibilità senza contare l’umore e la circostanza “logistica” diventano davvero un groviglio complesso, (parola che a Do piace tanto), da dipanare.

Do: quanto sei lirica…

E mettece like pure sulla versione di Do.

…pachira acquatica o per meglio dire “carpe diem”

oggi ho avuto un incontro folgorante, l’ennesimo per la verità.

per la verità, a pensarci bene…io ho solo incontri folgoranti, altrimenti…non ne ho……

ho incontrato lei…la Pachira acquatica...

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torno a casa…non la conosco…la cerco su internet…

(http://www.lemiepiante.it/enciclopedia-1009/bombacacee/pachira-acquatica/pachira.html)

Pianta tropicale dallo sviluppo eretto, coltivata per il fogliame palmato, ecc.ecc….

Ma la cosa più importante è che :

Le infiorescenze sono gradevolmente profumate, durano soltanto un giorno e si schiudono durante la notte…

pachira acquatica

non vi sembrano dei fuochi artificiali?

che si schiudono di notte e durano solo un giorno…

a me sembra un messaggio bello chiaro…a me…molto.

buon pomeriggio tesori