Quando la compassione diventa un macigno 

Quando  non si capisce più la differenza fra compassione ed amore? Quando inizi a pensare che le tue  capacità possono essere superiori a quelle di coloro che hanno studiato e agito per anni e che tu possa avere successo dove gli altri hanno invece raccolto insuccessi. L’amore si confonde con la compassione quando temi di non essere in grado, di non essere all’altezza, di avere fra le mani una vita e di esserne coscientemente il boia o l’angelo custode.

L’amore si confonde con la compassione quando non capisci più chi è più importante. Quando smetti di pensare a quella parte di vita che ti stavi ricostruendo e ti dedichi completamente a chi ha bisogno. 

La compassione si confonde con l’amore quando temi per la vita di chi ti sta accanto e ti chiedi come fare per prolungarla anche di un attimo.

A te tenera e fragile vita 

buonasera…lo scrivo per non dimenticare

da Dalla cucina al salotto con Belinda

due persone stasera hanno girato pagina, buttato dietro le spalle il passato, deciso che da soli è meglio che insieme…auguriamo loro tutto il bene Emoticon smile
a quanti di voi è capitato? e quanto volte? ….
ascoltala.

carne della mia carne ( se vogliamo chiamarla empatia…)

anima

(è un’emergenza prendetela come tale)

non è solo ciò che da me è uscito o, se questo turbasse le vostre menti, ciò che da me è stato creato, ciò che attraverso di me ha avuto la vita

ma anche

qualsiasi essere umano,

chiunque entri nella mia sfera affettiva

perde la sua carnalità e

diventa la mia.

vi racconto una storia così così

questo deve restare, perchè non si dimentichith
perchè si avveri
perchè sia vero
non è poesia è soltanto una stupida e-mail.
credo si possa fare qualcosa

te lo dico io che ho visto fuggirmi la terra sotto i piedi
tante volte

tu non mi intristisci più

tutto la mia tristezza era causata dalla frustazione che il mio sentimento mi creava

risolto questo

io con te mi diverto

ti prendo in giro

mi fai davvero sorridere
tu sei una persona molto solare

basta leggerti e non volere da te cose che non hai

con te ci si diverte

si discute
si litiga

vorrei e ti auguro che attraversi il tuo cammino qualcuno che possa leggerti come ti leggo io

Un compagno di banco

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Quello che ti assorbe. Quello che tu assorbi. Quello che ti legge la malinconia negli occhi. E che prende a calci nel sedere, mentali, quando serva. Quello che ti chiede calci nel culo, mentali, e cerca di farteli vedere dagli occhi. Quello che ti dice che ha freddo, che ha sete e che stasera non ha voglia di fare l’amore con te. Quello che ti spiega il perché.
Quello “che tu lo fai ridere” per questo.
Quello che ti dona fiori a caso, perché sa di aver beccato una Donna speciale.
Quello che mangia cioccolato e salta per la stanza, quando sente i Nirvana nella versione scatenata. Quello che mette le parole sulla musica sublime dei Pelican.
Quella con la bacchetta, Quella che è bella da morire e ti dice che a morire ci pensa.
Il pirla che a morire ci ha pensato ma che “no, non ne vale la pena” “poi mi tocca rompere le balle agli angeli e scansare Corazzini” Quello che ti farebbe un sacco di dispetti e che del dormire abbracciati ne ha fatta una ragione di vita. Quello che ha chiuso il 2014 ridendo…. per colpa tua. Quello che ha chiuso il 2014 senza aver mai fatto l’amore. Quello che non chiedergli dello “scopare”, perché per lui non esiste.

LARA E PIETRO ( per gli amici PIERO)

baciami

 

non vi lasciate ingannare dal titolo…

 

quando dicevo che non esisteva uomo sufficientemente “qualcosa” per Lara…devo ammettere che tendo a dimenticare in continuazione un particolare della vita di Lara…

un uomo c’è! eccome!

solo che sì..a mio avviso va a “fasi alterne” 🙂 e tendo sempre a dimenticarlo ( ma io sia ben chiaro, non Lara, Lara sì che lo ricorda bene!) perchè non posso definirlo nè un amante, nè un fidanzato ( anche se lui ci tiene tanto a farsi definire “fidanzato” quasi in questa parola ci fosse un’impressione di appartenenza ..) ….cos’è Pietro?

E’ quella via di mezzo ( guai a farsi sentire a definirlo tale!) che più si avvicina a un amico, ma quel tipo di amico che non vive più senza te…e tu forse viceversa (ahimé).

 

Sono già tanti anni che circola nelle sue vene…come dice lei…pertanto credo che, sebbene assolutamente incomprensibile allo scibile umano, egli sia l’unico uomo capace, ahimè, di starle vicino….

 

Lui si chiama Pietro ( ma anche qui, roba strana, non vuole che lo si chiami così..) lui vuole essere chiamato Piero….(da Del Piero uff ….megalomane!  e qui potrei aprire un mondo, ma lascio stare..) e io continuo a chiamarlo Pietro…quando non c’è…

 

Lo so che non è facile capire ma con Lara non lo è nulla..

to be continued