stamane mi sono svegliata così,
dilaniata dalla notizia della genitrice sarda, se così la possiamo chiamare, che è entrata in mare con i suoi bimbi per ucciderli.
Sì per ucciderli, perchè lei si sarebbe potuta ammazzarsi in mille altri modi e sì, salvare loro.
io mi dico, essa e il maggiore, grazie a Dio (che Dio ti protegga, angelo, sempre da ora in poi da questo essere), il più forte si sono salvati
ma la piccola di tre anni? quanto avrà gridato? quanto avrà urlato mamma no? , mamma aiutami, mamma non lasciarmi morire???
e tu bestia, si sono senza pietà stamane perchè il dolore mi dilania, tu bestia come hai potuto restare insensibile a una
creatura
sì una creatura, perché già non era più tua figlia, mi rifiuto di pensare che la amassi,
restare insensibile e tapparle la bocca, tapparti le orecchie e non
sentire le sue INEVITABILI e DILANIANTI richieste di aiuto,
aiuto di essere tolta dalla manie di quella che invece di darle la vita e proteggerla
l’ha tradita talmente tanto, ha tradito la sua caldida innocenza e totale abbandono nella maniera più sporca e vile possibile?
come potevi ascoltare la sua preghiera, guardare il terrore dei suoi occhi, il suo corpo farsi ghiaccio?
perdonatemi…
non mi venite a parlare di pietà e comprensione, a me no!